Under 17 Regionale – Sconfitta di misura con la capolista Asti


Una sconfitta che sa di crescita, quella maturata dai ragazzi dell’U17 Regionale BEA Chieri contro la capolista Mens Sana Asti. Il punteggio finale, 52-59, racconta di una gara combattuta e decisa solo nei minuti finali, a conferma dei notevoli passi avanti fatti dalla squadra chierese nel corso della stagione. Il confronto con la gara d’andata, persa con un netto -37, rende bene l’idea di quanto il gruppo guidato da coach Grillone sia maturato sotto tutti i punti di vista. La partita non era cominciata nel migliore dei modi: Asti si è portata avanti già dal primo quarto (12-18), trovando poi un massimo vantaggio di +13 a metà del secondo (18-31). BEA ha faticato in fase realizzativa nella prima parte del match e, sebbene l’atteggiamento difensivo non fosse negativo, non è bastato a contenere l’intensità offensiva degli ospiti, trascinati dal classe 2008 Riccardo Radatti (miglior marcatore del girone). Dopo l’intervallo, però, i padroni di casa hanno cambiato volto: maggiore lucidità sotto canestro, più attenzione in difesa e un’intensità ritrovata hanno permesso a BEA di accorciare le distanze, arrivando sul 41-44 alla fine del terzo quarto. Da lì in poi è stato un continuo punto a punto, con le due squadre a fronteggiarsi colpo su colpo. Sul finale, qualche errore di troppo nei passaggi – probabilmente legato anche alla stanchezza – e la solidità difensiva di Asti hanno fatto la differenza.

“Da segnalare le ottime prove di Adam Filane – commenta coach Andrea Grillone – autore di 16 punti e protagonista in difesa su Radatti, e di Alessandro Di Carlo, che ha messo a segno 12 punti in momenti chiave del match. In generale, però, è l’intero gruppo a meritare i complimenti per una prestazione tra le più convincenti della stagione”.

BEA CHIERI-MENS SANA ASTI 52-59
Parziali: 12-18, 23-33, 41-44
BEA: Tarantino 1, Mastrocola, Massari 9, Filane 16, Valentini, Traversari, Da Rodda 2, Virgilio 6, Petrin 6, Di Carlo 12, Dalmasso.
All. Grillone, Ass. Cristina

LEOPARDI, PRIDE!


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